Quarto film del promettente e giovanissimo regista canadese (classe 1989) Xavier Dolan, Tom A' La Ferme è un oggetto strano e difficile da analizzare. Dolan, qua anche (ottimo) protagonista, racconta di un lutto e di due mondi che entrano in collisione. Lo fa con un crescendo regolare nel quale lo spettatore viene accompagnato passo per passo nel profondo della questione. Lo fa con mano sicura, indubbiamente, permettendosi addirittura di "giocare" con i formati delle inquadrature senza risultare ridicolo e approfittando di una colonna sonora decisa e al limite della ridondanza, ma perfettamente calata nel contesto. Però al film manca qualcosa. Trascurando una seconda parte nettamente in discesa rispetto alla prima (a cominciare dalla scena del ballo che potrebbe infastidire, cinematograficamente parlando, anche il meno irascibile tra il pubblico), il film sembra non (voler) evolversi mai. Rimane là, da dove è iniziato, presentando le stesse problematica dal principio alla fine e non trovando una soluzione nè per sè nè per i suoi personaggi. Si indaga la solitudine e l'avversione di due mondi inconciliabili che provano fino all'ultimo a trovare un accordo, ma che inevitabilmente falliranno, proprio come la pellicola sulla quale sono impressi.
Voto: 2/5
6.2 THE ZERO THEOREM, di Terry Gilliam (concorso)
E poi scusatemi, ma la teoria secondo cui il mondo virtuale sia più idilliaco e felice della realtà, nel 2013 è a dir poco cavernicola.
voto: 2/5
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