venerdì 30 agosto 2013

VENEZIA 70, Giorno 2 (29 Giovedi) - parte 2

2.3 VIA CASTELLANA BANDIERA, di Emma Dante (concorso)

Esordio davvero interessante quello della Dante. Per chi non la conoscesse stiamo parlando di una tra i più affermati registi teatrali del nostro paese, che prende spunto per il suo esordio dietro la macchina da presa proprio da un suo spettacolo. Il film merita su doversi aspetti. Sulla recitazione delle 3 attrici protagonisti, sull'innovazione di realizzare un lungometraggio basato su una situazione tragicomica come quella presentata (due auto ferme una di fronte l'altra in una via stretta, nessuna delle due vuole lasciare il passaggio per prima), per il sapiente uso della macchina "cinema" difficile da adottare in un contesto del genere e soprattutto per un esordiente, per il poco approccio teatrale imposto al lavoro, per il coraggio del progetto, per riuscire a parlare dell'Italia tramite questa bella parabola, per l'impatti di diverse scene che rimarranno negli occhi dello spettatore per diverso tempo, ecc. Gli scivoloni ci sono, il film in un paio di momenti rallenta notevolmente e certe scelte di sceneggiatura risultano forse un po' troppo azzardate. Però il risultato finale è pienamente sufficiente e lascia ben sperare per altri lavori futuri. Un consiglio, sarebbe interessante confrontare questo film con E' Stato Il Figlio, del regista Daniele Ciprì, presentato sempre qui a Venezia la scorsa edizione.  

Voto: 3/5





2.4 IL SALARIO DELLA PAURA, di William Friedkin

Prima della cerimonia di premiazione per il leone d'oro alla carriera di William Friedkin, è stato proiettato questa pellicola del 1977 in versione restaurata. Una qualità incredibile per un film decisamente importante ma sicuramente non il più riuscito e topico di quelli firmati dall'autore. Un'avventura vecchio stile, giocata sui picchi di tensione, sul montaggio, sul sonoro e su inquadrature davvero pazzesche che fanno stimare ancora più i veri artigiani del cinema, quelli che la computer grafica non l'hanno mai nemmeno sentita nominare. Il Salario Della Paura è una pellicola affascinante, che esplora l'animo umano nella sua veste più infima e crudele, in relazione con altri simili, in lotta contro essi, in lotta insieme contro la natura. Ci si sente piccoli alla fine della visione, cosa che in pochi sanno trasmettere.

Voto: 4/5






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