lunedì 1 settembre 2014

VENEZIA 71. GIORNO 4 (Sabato 30 Agosto)

SENZA NESSUNA PIETA', di Michele Alhaique (orizzonti)

Ennesimo film italiano incentrato su una storia di malavita e di solitudini che si incontrano per aiutarsi e completarsi a vicenda. Lo spunto iniziale di questo lavoro però sembra essere più debole rispetto ad altri prodotti simili, eppure il regista grazie ad una regia dinamica, ben curata, ad attori capaci e mai sotto tono (Favino e Giannini su tutti), ad un uso sapiente dell'intervento musicale, riesce a portare la barca in porto senza affondare del tutto.
Alhaique sceglie uno stile dinamico, serrato e con una vicinanza della macchina da presa molto ridotta rispetto al volto degli attori, così da poterne cogliere tutte le emozioni. Un pizzico di studio in più a livello di scrittura avrebbe sicuramente giovato alla riuscita della pellicola, ma anche così non c'è male.


SHE'S FUNNY THAT WAY, di Peter Bogdanovich (fuori concorso)

Doveroso spendere due righe per lodare l’ultima pellicola del veterano Peter Bogdanovich che fuori concorso ha presentato la commedia She’s Funny That Way, una sorta di omaggio alle screwball comedy della Hollywood classica, giocata tutta sugli equivoci, con una sceneggiatura perfettamente calibrata e dialoghi frizzanti. Girato tutto in interni, il film si diverte e ci diverte nel massacrare i suoi personaggi, dipingendo una società egoista e ruffiana della quale però, come suggerisce il titolo, è giusta a volte riderci sopra e prenderla così com’è. In ottima forma il cast (tra i vari nomi ricordiamo Owen Wilson e Jennifer Aniston) che sicuramente regala una marcia in più a questo prodotto che riesce a mescolare la giusta dose di malinconia e serenità.


BELLUSCONE. UNA STORIA SICILIANA, di Franco Maresco (orizzonti)

Torna dietro la macchina da presa il mitico e grottesco Franco Maresco con un documentario (o mokumentario?) divertente, ritmato, provocatorio, affascinante che si ripropone di raccontare l'influenza di Silvio Berlusconi sull'isola siciliana. Attraverso interviste a personaggi dello spettacolo (soprattutto cantanti neomelodici), comici televisivi, cittadini eccetera, il regista sferza un attacco satirico fresco ed originale, che mette sotto la lente lo scottante tema della mafia, della sua influenza sui cittadini e del suo rapporto con le alte sfere statali. Una bella boccata d'acqua fresca per questa Mostra veneziana che sinora ha regalato ben pochi titoli memorabili e/o godibili.



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