mercoledì 7 settembre 2016

VENEZIA 73. Giorno 7 (06 Settembre)

DARK NIGHT, di Tim Sutton (Orizzonti - Fuori Concorso)



Prendendo spunto dalla tragica sparatoria avvenuta a Denver durante la premier de Il cavaliere Oscuro - Il ritorno, Tim Sutton confeziona un film maturo e angosciante che prova a riflettere sulla società contemporanea statunitense e cerca di dare un'interpretazione (badate bene, non una spiegazione) delle cause di una piaga tanto crudele quanto contemporanea come quella legata alle "facili armi" americane.

L'universo descritto dal film è abitato da giovani completamente alienati e disorientati dalla realtà che li circonda. Ragazzi e ragazze prive di qualsiasi stimolo e che conducono le loro vacue esistenze senza riuscire nemmeno più a trovare una sorta di distrazione sul web (dove le "città fantasma" mostrate dalla street views di Google Maps sono il riflesso perfetto di una crisi collettiva prima ancora che individuale). Tutto è fermo nelle loro vite, così come sono immobili le nuvole (più volte riprese dal regista) che sporcano il cielo dietro i numerosi lampioni di una qualsiasi città del nuovo continente.

Poco alla volta, costantemente, il film cresce in un climax di tensione pronto a esplodere da un momento all'altro. La paura di un attacco improvviso, inaspettato, imprevedibile e soprattutto covato dall'interno invece che dall'esterno, è alla base del film così come alla base delle terribile e frequenti tragedie che invadono i telegiornali negli ultimi anni.

Senza fare rumore, Sutton lascia il segno e scuote gli animi, anche grazie a un finale metacinematografico di rara intensità.

 #potente



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