venerdì 6 settembre 2013

VENZIA 70, Giorno 8 (4 Mercoledi)

8.1 L'INTREPIDO, di Gianni Amelio (concorso)

Dispiace ammetterlo, ma l'ultimo lavoro di Gianni Amelio  è la più grande delusione di quest'anno. Non solo perchè il regista ha confezionato un film davvero misero e scadente, ma soprattutto perchè lui è stato (e uso questo tempo verbale perchè dopo questa pellicola la sua carriera viene sicuramente rimessa in discussione) uno dei migliori autori italiani viventi e , forse, non solo. L'intrepido ha alla base un soggetto banale, con sotto trame prive di qualsiasi sviluppo (chi me lo spiega il personaggio della ragazza? Oppure la figura del pedofilo?) e dialoghi che sembrano il frutto del lavoro di un adolescente (scusate ma tra la battuta sugli africani e le tessitrici che si interessano ad Albanese si raggiungono livelli davvero deludenti). Il film concentra tutte le sue forze sulla figura del protagonista che purtroppo Albanese non riesce a sostenere per tre motivi. Innanzitutto bisogna ammetterlo, il comico ha regalato performance migliori, in secondo luogo gli attori che lo circondano non spiccano minimamente e per finire, il problema maggiore, il suo personaggio è costruito proprio male; come già detto, le battute che recita sono poco convincenti e poi l'aria di buonismo che si respira per tutta la pellicola, il paragone (quanto mai azzardato e anche un po' sfrontato) con Charlot di Chaplin lascia davvero l'amaro in bocca. In tutto ciò, come se non bastasse, il film prende una piega finale che peggiora ulteriormente il tutto. Alla ricerca dell'happy ending, alla ricerca dell'onirismo fuori luogo, per poi terminare con uno sguardo in macchina che getta Amelio nella lista dei cattivi.

Voto: 1/5   



8.2 THE UNKNOWN KNOWN, di Errol Morris (concorso)

Il giornalista Morris costruisce un documentario molto interessante e visivamente ben congegnato. Un'intervista con Donald Rumsfeld, grande uomo politico americano che, tra gli altri, ha ricoperto per ben 2 volte il ruolo di Segretario della Difesa. Rumsfeld ha le mani in pasta con tutto, e Morris non gli risparmia le domande andando ad affrontare diversi argomenti tra cui l'11 Settembre, Bin Laden, la guerra in Iraq, Saddam Hussein, Guantanamo ecc. Rumsfeld però non è il primo pivello che passa e forse la curiosità più sorprendente dell'intero lavoro è proprio la capacità del suo protagonista di rigirare le carte in tavola sempre a suo piacimento e favore. Alla fine della visione non verrà rivelato nulla di più di quanto già si sa, di quanto ufficializzato dal governo U.S.A. Rumsfeld si dimostra impassibile pur sfoggiando sempre un sorriso amichevole e rispondendo a tutte le domande eccetto l'ultima, la più semplice e umana, che liquiderà con un "non lo so" che dà un tocco in più a tutto il lavoro. Un po' ostico da seguire per chi non fosse informato sugli eventi trattati, ma un film molto piacevole. Da sottolineare la straordinaria colonna sonora di Danny Elfman che regala al tutto un tocco fiabesco, giocando sul contrasto della realtà dura che viene presa in esame.

Voto: 3/5

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